Bisogna ricostruire un unico e grande Partito Comunista.

(ASCA) - Salsomaggiore, 18 lug - Non ha senso l'esistenza di due partiti comunisti italiani: ''noi vogliamo concorrere alla costruzione di un partito comunista piu' grande''.

E' stato chiaro Oliviero Diliberto nel suo intervento di apertura del quinto congresso del Pdci che e' in svolgimento a Salsomaggiore Terme.

Diliberto, che non e' voluto entrare negli equilibri di Rifondazione Comunista che la prossima settimana celebrera' il proprio congresso, ha indicato due momenti per formalizzare l'unione da lui auspicata. La prima dovrebbe essere una ''grande manifestazione di popolo'' da tenersi a Roma contro alle politiche sociali del governo Berlusconi.

''A Rifondazione -ha detto Diliberto- propongo di andare in piazza in autunno contro questo governo con una grande manifestazione di popolo per i salari e il lavoro, contro i tagli selvaggi alla sanita' e alla scuola pubblica''.

Il secondo e politicamente piu' importante momento di unione dovrebbe essere la decisione di presentarsi insieme -Pdci e Prc- alle elezioni europee con una sola lista e con il simbolo di falce e martello. Diliberto ha detto di proporlo ora, che non si conosce ancora quale sara' la soglia che verra' decisa per la nuova legge elettorale, per sottolineare la valenza politica di questa scelta: ''deve essere chiaro a tutti -ha detto- che questa e' una scelta politica e non obbligata''. Una scelta che negli auspici dovrebbe portare ''ad una riunificazione dei due partiti''.

Diliberto ha ribadito le sue critiche al Pd e in particolare a Veltroni: ''Il disastro della sinistra alle ultime elezioni e' sotto gli occhi di tutti. E la cosa piu' grave e' che questa sconfitta e' avvenuta con il successo di una destra eversiva che rappresenta un pericolo reale''. Ma l'attacco piu' forte e' andato al Pd dove, ha sostenuto, ''Veltroni ha commesso catastrofici errori realizzando un fallimento strategico''.

Diliberto ha aggiunto che ''Veltroni diceva ai comunisti italiani 'voi avete rotto le scatole per due anni al governo'... La verita' e' che il gruppo dirigente del Pd, con qualche eccezione come l'ex ministro Parisi, ha deciso di rompere con la sinistra e in particolare con i comunisti. Il disegno era chiaro''. Diliberto ha comunque affermato di rispettare il Partito Democratico anche se ''d'ora in avanti le alleanze non saranno scontate, anche a livello locale dove si valutera' caso per caso''.

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